Cos'è la gengivostomatite. Gonfiore della bocca di neonati e bambini

Gengivostomatite è definita come l'infiammazione della mucosa orale, con afte e gonfiore delle gengive. È un'immagine molto fastidiosa che colpisce, in misura maggiore o minore, praticamente tutti i bambini durante i primi tre anni di vita. Vi diciamo perché questa infiammazione della mucosa orale appare e quale trattamento preciso nei neonati e nei bambini.

gengivostomatite è definita come l'infiammazione della mucosa orale, con afte e gonfiore delle gengive. È un'immagine molto fastidiosa che colpisce, in misura maggiore o minore, praticamente tutti i bambini durante i primi tre anni di vita.

Vi diciamo perché questa infiammazione della mucosa orale appare e quale trattamento preciso nei neonati e nei bambini.

Cause e sintomi della gengivostomatite nei neonati e nei bambini

Anche se le cause della gengivostomatite possono essere molto diverse, la principale è contagiosa. Il virus più frequentemente coinvolto è l'Herpes simplex di tipo 1. Infatti, la prima volta che un'infezione viene trasmessa da questo virus, di solito causa questa malattia. Le recidive di solito causano problemi lievi, che sono noti come herpes labiale (comunemente noto come 'febbre').

Da un punto di vista clinico, la gengivostomatite si manifesta con febbre, irritabilità, dolore durante la deglutizione, difficoltà di alimentazione, sbavando e sanguinamento dalle gengive. Nei casi più gravi o in ambienti molto caldi, il bambino può diventare disidratato, questo è il fatto più preoccupante e il motivo principale per il ricovero in ospedale.

Trattamento della gengivostomatite infantile

Riguardo al trattamento, l'importante è garantire l'idratazione e la nutrizione del bambino (fornendo acqua, succhi o latte fresco in piccole dosi periodiche). Evitare temperature estreme, agrumi e cibi molto salati. Inoltre, è consigliabile fornire analgesici come l'ibuprofene.

In determinate circostanze, possono essere somministrati antivirali specifici. I pazienti con condizioni più gravi o clinicamente disidratate devono essere ammessi a ricevere la terapia fluida per via endovenosa.